Premessa all'edizione 2023


L'idea posta alla base del lavoro che ha portato alla redazione del Libro Bianco, che finalmente vede ora la luce, era quella di consegnare alle forze politiche, sindacali ed associative approfondimenti e proposte su molte, se non tutte, le problematiche che coinvolgono la tutela dei diritti dei cittadini, consegnando, così, alla società civile un quadro di insieme di analisi e proposte che un'associazione come la nostra ha elaborato negli anni, ispirandosi sempre ad un assoluto e completo rispetto dei valori costituzionali.

Come è noto, l'Associazione Nazionale Giuristi Democratici non è monosettoriale, né corporativa, onde lo sforzo compiuto è stato particolarmente esteso e di ardua realizzazione ed ha richiesto circa due anni di lavoro.

Ora, se ciò ha consentito una più completa disamina dei temi che occupano l'attività ed i progetti dell'Associazione, ha determinato che una serie di avvenimenti, di normative nuove possano aver reso meno attuali i riferimenti e le progettualità esposte nel Libro Bianco.

In particolare, l'esito delle elezioni politiche, con il successo della Destra e specificamente del partito più notoriamente vicino al fascismo, ha reso ancora più rilevante la problematica della difesa dei valori costituzionali, già messi in forte pericolo durante il periodo berlusconiano ed oggi attaccati senza alcuna remora da FdI e Lega.

In questo senso, ulteriori argomenti ed approfondimenti saranno necessari in tema di richiesta di modifiche costituzionali circa l'introduzione di forme di premierato.

Anche la riforma elettorale necessiterà di ulteriori aggiustamenti rispetto a quanto già da noi scritto nel Libro Bianco.

Ed ancora: l'entrata in vigore della Riforma Cartabia, peraltro oggi rimessa in discussione dal Governo e dalla maggioranza parlamentare, meriterebbe e meriterà un ulteriore approfondimento in vista della attuazione di un vero “giusto processo”, con il rispetto delle garanzie dei diritti dei cittadini e del diritto ad una piena uguaglianza.

Il prossimo tema in discussione sul fronte giustizia, la separazione delle carriere tra magistrati requirenti e giudicanti, andrà ulteriormente esaminato.

La delicata questione della situazione delle carceri (dall'incremento del numero di suicidi al caso Cospito) ha acquisito un rilievo maggiore di quanto fosse immaginabile.

Analogo discorso può e deve essere fatto con riferimento all'aggravarsi della situazione immigrazione, che ha assunto, secondo il Governo, caratteristiche di emergenza, cui si intenderebbe intervenire con interventi disumani.

Ed infine, la questione della guerra in Ucraina, che ha creato spaccature non certo sulla responsabilità dell'aggressione, pacificamente attribuita alla Russia, ma sulle modalità per fermare questa guerra, che rischia, come minimo, di determinare uno stallo che può durare anni, con incommensurabili perdite di vite umane, e come massimo di portare alla catastrofe nucleare.

Insomma, per concludere, un ulteriore esame di tutte le problematiche relative alla tutela dei diritti dei cittadini richiederebbe un aggiornamento continuo delle analisi, il che porterebbe alla concreta impossibilità di intervenire in tempi reali sui singoli argomenti: dunque, abbiamo deciso consapevolmente di pubblicare il lavoro fino ad ora fatto, ben consci di una sua parziale inadeguatezza rispetto alle modifiche ed alle novità sopravvenute, ma convinti di produrre un utile materiale di analisi e di approfondimento che potrà essere via via aggiornato con produzioni di documenti settoriali.