PROCESSO DEL *LAVORO* SPESE DI GIUSTIZIA
*Un tema che vale senz'altro la pena di affrontare è quello delle spese di giustizia nel processo del lavoro, per stimolare una riflessione della magistratura sull'argomento.*
*Sin dal 2009 è stato reintrodotto l'obbligo della condanna alle spese per il soccombente senza eccezioni, con l'obiettivo manifesto di deflazionare il contenzioso. Il legislatore del 2014 ha condizionato la compensazione delle spese alla sussistenza di due dati netti: la assoluta novità della questione trattata; la novità giurisprudenziale su una questione dirimente .*
*La sentenza della Consulta n. 77/2018 che ha reintrodotto la possibilità di compensare le spese per gravi ed eccezionali motivi non ha comportato alcun mutamento di rotta tra i giudici del lavoro che continuano, a condannare puntualmente i lavoratori soccombenti a rimborsare le spese ai datori di lavoro.*
*L'effetto empirico indiscutibile di tutto ciò è che dal 2014 non c'è una causa (tranne rarissime eccezioni) in cui il lavoratore soccombente non viene condannato alle spese.*
*In questo contesto, è però evidente il differente impatto delle spese di soccombenza per il datore di lavoro, che può scaricarne il costo, e che 99% è assicurato per le vertenze legali, rispetto ad un lavoratore per il quale le spese di giustizia sono una perdita secca di un budget necessario alla sopravvivenza.*
*Un cambio di rotta non può che passare, in assenza di modifiche legislative, da una profonda riflessione ed una presa di coscienza dei magistrati in ordine alla effettività dell'accesso alla tutela giurisdizionale, ed alle conseguenze dei loro dispositivi, sempre più frequentemente sfavorevoli ai lavoratori, salvo cause temerarie, ritorsive, vendicative.*
*Il rischio di lite è peraltro gestibile dal datore ricorrendo ad una assicurazione legale, che rientra nella gestione del rischio di impresa, mentre sono insostenibili per un lavoratore che venga condannato a pagare l'equivalente di 10 mesi di retribuzione che gli serve per sopravvivere, tanto più se si tratta di causa di licenziamento.*
*I Giuristi Democratici sono quindi contrari ad abolire la possibilità di compensare completamente o parzialmente le spese del giudizio.*
La proposta è di inserire un ulteriore comma all'art 152 delle disposizioni di attuazione al cpc del *seguente* tenore:
*Nei giudizi promossi dal lavoratore ai sensi degli articoli 409 e ss del cpc,, ove questi goda delle condizioni di esenzione dal pagamento del contributo unificato, nel caso di sua soccombenza le spese sono di norma compensate fatti salvi i casi di cui all'art 96 comma 1 cpc.*
*Nel caso in cui il Giudice per motivate ragioni ritenga di non potersi discostare dal principio di soccombenza, sarà tenuto ad attenersi ai valori minimi di cui al dm 55/2014 e successive modificazioni*